Avola, un “museo a cielo aperto”

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Avola

Laghetti di Avola

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Laghetti di Avola

Avola

Laghetti di Avola

A sud di Siracusa, Avola è situata in un contesto paesaggistico straordinario, tra le spiagge dorate del mar Ionio e le verdi vallate dei Monti Iblei; il felice microclima ha favorito la coltivazione in quest’area di prodotti di eccellente qualità, come limoni, mandorle, viti e miele. Godono di riconoscimento internazionale e sono famosi in tutto il mondo per il loro inconfondibile sapore, la Mandorla Pizzuta (dall’ovale perfetto, come scriveva Leonardo Sciascia), e il Nero d’Avola, originato dall’omonimo vitigno della fine del XV secolo.

La città odierna è stata rifondata sull'estesa pianura affacciata sul mare, a circa otto chilometri dall'antico insediamento, distrutto dal sisma del 1693. Fondato dai Sicani nel XVII secolo a.C., del sito di Avola Antica restano le rovine del Castello sulla sommità del Monte Aquilone, eretto in epoca araba, ampliato dai Normanni e divenuto in età aragonese una delle fortezze più importanti della Sicilia, per la sua posizione inespugnabile e di controllo di tutta la zona meridionale dell’attuale provincia di Siracusa.

L’impianto urbanistico della nuova Avola, con la caratteristica forma ad esagono, fu tracciato dall’ingegnere e architetto gesuita Angelo Italia, e rispecchia una tipica città rinascimentale. Al centro di una croce ideale, alle cui estremità si trovano altre piazze minori, si trova la grande e quadrata Piazza Umberto I, sulla quale prospettano: la settecentesca Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari, con la facciata “a torre” in cui sono sovrapposti tre ordini architettonici; l’ex Palazzo Ducale con la Torre dell’Orologio (1865); il Museo Civico (della metà del XIX secolo) e il Palazzo Sutri, di cui rimane l’imponente portale settecentesco. Numerosi sono gli edifici civili e religiosi in stile barocco della Città, definita un “museo a cielo aperto”.

Nel territorio di Avola è possibile ammirare le spettacolari riserve naturali di Vendicarie di Cavagrande del Cassibile. L’Oasi di Vendicari è un vero e proprio paradiso incontaminato, con un ecosistema perfetto mantenutosi intatto nei secoli, dove ogni anno migliaia di uccelli migratori trovano riposo prima delle traversate verso l’Africa. Al suo l’interno, si trovano la Torre Sveva e la Tonnara attiva fino agli inizi del Novecento.

La riserva di Cavagrande del Cassibile custodisce un notevole patrimonio naturalistico ed archeologico, con una vasta Necropoli databile tra il 1000 e l’800 a.C. che, con circa duemila tombe a grotticella artificiale, rappresenta, dopo Pantalica, il più grande complesso tombale della civiltà sicula nell’Isola. È attraversata dal fiume Cassibile che le dà il nome e che l’ha creata scavando, nel corso dei millenni, profondi canyon. Imperdibile un bagno refrigerante tra le affascinanti cascate ed i Laghetti del fondovalle della riserva.

Sulla costa tra Noto e Pachino, alla foce del fiume Tellaro, si trova l’antica città greca di Eloro, risalente all’VIII-VII secolo a.C., che ebbe la strategica funzione di difendere la zona sud di Siracusa; visibili resti di mura e fortificazioni del V secolo a.C., con torri quadrate, e tracce dell’antica Via Elorina, con la pavimentazione solcata dalle ruote dei carri.

Tra i tesori culturali di questo territorio, non può mancare una visita alla Villa del Tellaro, gioiello di architettura romana, d’epoca tardo imperiale (IV secolo d.C.), con i suoi pregevoli mosaici che si distinguono per profondità, pregnanza pittorica ed esuberanza cromatica. 

La mandorla in Sicilia

La Mandorla

Olio Siciliano DOP

Olio Siciliano DOP
Mappa Avola

Granita alle mandorle