La festa di Sant'Agata
Condividi
- Festa religiosa
- Catania
03/02/2020 - 05/02/2020
Ogni anno i giorni 3, 4 e 5 febbraio Catania celebra Agata, la sua Santa Patrona, con una festa religiosa considerata tra le più importanti al mondo, assieme alla Semana Santa di Siviglia e al Corpus Domini di Cuzco in Perù. Mix di fede e folclore, è un evento che coinvolge migliaia di fedeli ed attira in città fino ad un milione di persone.
Per onorare la Santa, martire nell’anno 251, all’epoca delle persecuzioni contro i cristiani, si svolgono celebrazioni solenni, spettacoli pirotecnici e, lungo le strade illuminate da scenografiche luminarie, si snodano cortei storici e processioni che rinnovano, nella città barocca, le suggestioni di antichi rituali.
Il 3 febbraio si svolge il tradizionale appuntamento dell'offerta della cera alla Santa da parte di tutta la Città e, da piazza Duomo fino a piazza Stesicoro, le autorità civili, religiose e militari sfilano in un corteo di figuranti in costume storico, due berline del Settecento (tra cui la “carrozza del Senato”), e dodici "candelore" (imponenti strutture lignee, intagliate e dorate), che rappresentano simbolicamente i cerei offerti alla Patrona dalle corporazioni di arti e mestieri. La sera in piazza Duomo, cuore della Città gremito di gente, imperdibile è l’appuntamento con l'esecuzione di inni tradizionali in onore della Santa e lo spettacolo di fuochi d'artificio a ritmo di musica.
I giorni 4 e 5 febbraio le strade principali del centro storico divengono lo scenario della solenne processione del busto reliquiario della Santa (pregevole opera argentea del 1376, del tutto ricoperta dei gioielli offerti dai devoti durante i secoli) e delle sue spoglie, trasportate su un imponente fercolo d’argento che raggiunge il peso di 30 quintali, tirato, attraverso lunghi cordoni, da migliaia di devoti vestiti con il tradizionale “sacco” bianco (una sorta di tunica penitenziale), berretto di velluto nero e guanti bianchi, che si muovono a piccoli passi tra la folla al grido di "Cittadini, siamo tutti devoti tutti? Viva Sant'Agata".
Tra i momenti più emozionanti della festa, vi sono: l'apertura del sacello della Cattedrale (che custodisce per tutto l’anno il busto della Santa), durante cui la Città riabbraccia con commozione la sua amatissima Patrona; l’avvincente salita del fercolo lungo la ripida via di Sangiuliano, e il dolcissimo canto delle monache di clausura del convento di San Benedetto in via Crociferi, la strada barocca più affascinante della Città.
Precedono la processione del fercolo, le candelore, portate a spalla da quattro fino a dodici uomini, a seconda della loro grandezza (la più pesante, quella dei panettieri, è di 1200 chili), che si muovono con la ritmica andatura detta “annacata”, e centinaia di uomini e donne che, per ore ed ore, trasportano sulle spalle grossi cerei, come atto di ringraziamento e devozione o come richiesta di una grazia.
Tutt’intorno, tra le strade affollatissime, è un tripudio di luci, colori e folclore. Vivere questa festa che rivela l’anima della città, è una grande emozione che difficilmente potrà essere dimenticata.