Pomodoro di Pachino I.G.P.

È uno dei più noti ambasciatori della terra di Sicilia, i suoi frutti rossi e lucenti scrocchiano in bocca, hanno un profumo intenso ed un sapore dolcissimo: parliamo del Pomodoro Pachino I.G.P..

Questo particolare pomodoro, definito l’“oro rossodi Sicilia, viene coltivato nell’area sud orientale dell’Isola, che comprende i comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero, fino a Noto e Ispica, dove un mix di fattori - quali natura argillosa del terreno, esposizione solare (che qui raggiunge i maggiori livelli d’Europa), venti di scirocco, scarsità di piogge e salinità delle acque d’irrigazione - contribuisce a renderlo un prodotto di assoluta qualità.

La storia del Pomodoro di Pachino è molto recente e, forse per qualcuno, sarà una sorpresa scoprire che questo ortaggio non ha origini siciliane. Infatti, è stato introdotto nell’Isola nel 1989 da un’azienda israeliana che, sfruttando le caratteristiche pedoclimatiche di questo territorio, sperimentò la coltivazione di due nuove varietà di pomodori, “Rita” e “Noemi”, che qui trovarono le migliori condizioni di sviluppo. Nonostante la diffidenza iniziale, la produzione ottenne un enorme successo, e le campagne di Pachino si rivelarono particolarmente adatte alla produzione dei nuovi ortaggi, presto identificati e divenuti celebri con il nome del paese di provenienza.

Per la sua eccellente qualità, il Pomodoro di Pachino si fregia dal 2003 del riconoscimento ad Indicazione Geografica Protetta, che identifica tutto il territorio di produzione, ed è tutelato e promosso dal Consorzio di Tutela Pomodoro Pachino I.G.P..

Il marchio I.G.P. classifica e tutela quattro varietà di Pomodoro Pachino, accomunate da polpa gustosa e zuccherina e spiccata capacità di conservazione dopo la raccolta: il famoso Ciliegino, caratteristico per l’aspetto “a ciliegia” su un grappolo a spina di pesce, con frutti tondi e rossi; il saporito Costoluto, di maggiori dimensioni e di colore verde scuro; il Tondo Liscio, piccolo e rotondo, di colore verde scuro e dal gusto molto marcato; il Grappolo, verde o rosso, di grandi dimensioni.

Coltivato all’interno di immense serre, secondo un disciplinare che prevede disposizioni su acqua utilizzata, potatura, concimazione e impollinazione, questo pregiato prodotto ortofrutticolo viene raccolto a mano nel periodo tra luglio ed ottobre, a completa maturazione. Ogni pomodoro, prima di essere distribuito per la vendita, o utilizzato per la preparazione di conserve, deve rientrare in certi standard di produzione che ne garantiscono l’elevato livello di qualità.

Oltre ad essere molto buono e saporito, il pomodoro Pachino è un toccasana per la salute: contiene tantissime vitamine, sali minerali, fibre, è un antiossidante, diuretico, ha poche calorie, migliora la pressione, favorisce la concentrazione e previene alcuni tipi di tumore. Inoltre, può proteggerci dall’insorgenza di malattie infettive e problemi alla pelle. Per la sua versatilità in cucina, è giustamente considerato il re della tavola mediterranea, adatto soprattutto per preparare insalate e condimenti per pasta.

Al fine di valorizzare questo prodotto di punta dell’agricoltura siciliana, e tutto il comprensorio in cui è coltivato, ogni anno ad agosto si svolge, nell’incantevole borgo marinaro di Marzamemi, la caratteristica Festa del Pomodoro Pachino.